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Spiegazione di Testi Biblici

"Ho sete!" - "È compiuto!". (Giovanni 19, 28 e 30)

(28 dicembre 1843, sera)

[5.19] Ma chi fa questo? Il sesso femminile, se va bene, è pur capace di tagliare e cucire tutto il giorno per il corpo, e sa adornarsi e non raramente rallegrarsi oltre misura per una qualche visita; ma se Io volessi dire: "Restate a casa nella vostra stanzetta, e pensate a Me nel vostro cuore!", allora esse diventano tristi, fanno la faccia graziosamente molto buia e imbronciata e dicono: "Ma a questo mondo non abbiamo proprio niente di buono!".

[5.20] Domanda: "Non è questo propriamente aceto e fiele? Ovvero tali persone non reputano nel loro cuore uno svago mondano, per quanto insignificante, più importante di Me? Anche queste persone hanno compiuto in se stesse, come Io per loro sulla Croce, la grande battaglia?".

[5.21] Date loro dei piacevoli libricini con ogni genere di storielle, che per riguardo Mio facciano riferimento a Me. Esse li leggeranno molto volentieri, specialmente se di tanto in tanto vi si parla di un romantico matrimonio o se vi accadono favole meravigliose. Date loro però un libretto scritto solo un po' più seriamente, questo esse lo leggeranno esattamente con un tale appetito, come quello con cui un cane abituato a buoni cibi mangia la briciola di pane secco che gli si porge: esso tutt'al più l'annusa, ma poi presto l'abbandona con la coda abbassata e le orecchie penzoloni.

[5.22] Ma poiché il fare è tuttavia sempre qualcosa di un po' più serio della sola lettura anche del più serio dei libri, allora si spiega da sé con quali difficoltà avrà da combattere il fare.

[5.23] Ci sono molti che ascoltano volentieri una buona musica suonata da artisti, ma quanto pochi tra questi vogliono sacrificarsi a studiare assiduamente per diventare essi stessi artisti.

[5.24] È facile l'ascoltare e non è difficile il leggere, e altrettanto facile è lo stare a vedere, ma per ciascuno il fare da se stessi non ha grande attrattiva. Ma a che serve a uno sapere e non mettere in pratica?

[5.25] Vedete, tutto ciò è aceto con fiele, e non riesce a far sì che una cosa sia compiuta. In Me sì, poiché Io allo scopo do a ciascuno tutto l'immaginabile, ma non nell'uomo che non vuole utilizzare ciò che Io gli do nel modo e allo scopo per cui Io glielo do.

[5.26] Perciò non siate vani uditori, bensì operatori della Parola! Poiché solo in quanto operatori estinguete la Mia sete con l'acqua viva dell'amore, altrimenti invece Mi porgerete sempre aceto con fiele.

[5.27] Credo che anche questo sarà chiaro; tuttavia la prossima volta altri soli centrali.

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