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Spiegazione di Testi Biblici

Un'obiezione confutata

(21 dicembre 1843, sera)

[2.16] Vedete, proprio così avviene in questo caso! Dalla lettura della Mia Parola, così come dall'ascolto della stessa, ogni uomo può ricavare un guadagno incommensurabile per sé e per i suoi fratelli, se prima egli ha trasformato se stesso in un bagno d'oro mediante l'osservanza dei due comandamenti. Se però egli è ancora una pozzanghera, per quanti pezzi d'oro vi si gettino dentro, questi non ne faranno (della pozzanghera) certamente una tintura d'oro.

[2.17] Così è anche detto: "A chi ha, sarà dato, perché abbia in abbondanza; chi invece non ha, perderà anche ciò che ha!". Con "avere" qui s'intende: essere in possesso di un buon campo concimato ed arato, ossia essere in se stessi un recipiente perfetto, pieno dell'autentica, vera tintura d'oro che è uno spirito libero, vivo. Con "non avere" invece viene inteso: spargere una semenza su un campo non lavorato, per cui il seminatore non solo non si deve aspettare alcun raccolto, ma perde anche il seme che ha sparso; o vuol dire anche: essere in se stessi una pozzanghera contenente rozzi sali sulfurei, che non solo non potrà mai essere trasformata in una tintura d'oro per mezzo dell'oro che vi si getta, ma per di più anche l'oro gettatovi va perduto.

[2.18] Ritengo dunque che ciò sia abbastanza chiaro! Chi alla luce di questa fiaccola ancora non vede la verità, difficilmente potrà essere liberato dalla cateratta dei suoi occhi. Poiché, però, come già detto, l'uomo cieco non ha mai troppa luce, voglio donarvi ancora un sole, ed alla fine concentrare la luce di tutti i soli centrali in un punto, affinché in tale luce immensamente intensa possa distinguersi tanto più chiaramente chi sul serio è del tutto cieco. Perciò prossimamente altri richiami ancora!

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