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Saturno

Il vero nome di Saturno

Piano di esposizione di questa descrizione

Grandezze del pianeta, del duplice anello, delle lune

(5 luglio 1841 pomeriggio dalle 16,30 alle 19,30 di sera)

[1.1] Per farsi un concetto chiaro di questo corpo mondiale che voi chiamate Saturno, mentre il suo vero nome significa propriamente “Riposo” oppure “Oziosità planetaria”, è anzitutto necessario conoscere la sua sfera naturale, la sua distanza dal Sole e la sua grandezza, come pure quella delle sue lune, la sua costituzione, i suoi abitanti sia sul pianeta come tale, sia sui suoi anelli e sulle sue lune, la sua molteplice flora in rapporto alle condizioni climatiche quanto mai varie, e così pure anche la totalità della fauna su questo pianeta, nonché sui rispettivi anelli e lune.

[1.2] Quando tutto ciò sarà conosciuto, solo allora si potrà fare luce sulla storia di questo pianeta, sulla sua costituzione e disposizione interiore, sui rapporti di polarità con altri pianeti, ed infine sulla sua sfera spirituale.

[1.3] Per quanto concerne la sua distanza dal Sole, la cosa si può considerare da tre punti di vista, e ciò per il fatto che, come vi è già noto, nessun pianeta percorre intorno al Sole un’orbita perfettamente circolare, bensì esso si muove lungo una linea di forma ovale, cosicché allora il Sole, rispetto all’orbita di un pianeta, viene a trovarsi esattamente nella situazione come se voi prendeste un uovo e lo teneste con l’estremità più ottusa all’ingiù e quella più appuntita all’insù, nel qual caso il tuorlo non si trova nel centro preciso dell’intero uovo, bensì di gran lunga più vicino alla punta inferiore. Nel nostro caso il centro del tuorlo rappresenta il Sole, e la linea del guscio bianco l’orbita del pianeta. Se voi ora misurate le distanze fra questa linea e il centro del Sole nel tuorlo, giungerete alla seguente constatazione: che la parte inferiore dell’orbita è la più vicina al centro del Sole, la zona centrale si trova ad una distanza media, mentre la parte superiore, più appuntita, viene certamente a trovarsi alla massima distanza dal centro. Vedete, così stanno le cose anche riguardo all’ampia orbita di questo nostro pianeta. Quando esso viene a trovarsi, per dir così, nel punto più basso, la sua distanza dal Sole è di 187.719.120 miglia geografiche (1.392.875.870 km). Se si trova su uno dei due lati allungati dell’orbita, la distanza è in media di 198.984.136 miglia geografiche (1.476.462.289 km); quando infine si trova nel punto alto, tale distanza è di 210.249.152 miglia geografiche (1.560.048.707 km) dal centro solare, distanza questa che è anche la massima.

[1.4] Tali distanze, però, voi non dovete considerarle rispetto alla vostra Terra, ma solo rispetto al Sole, perché la distanza della Terra, in rapporto a questo secondo pianeta, può variare di molto, e precisamente in modo tale che questi due corpi mondiali possono spesso sia avvicinarsi tra di loro fino ad un milione di miglia geografiche e più, sia anche allontanarsi l’uno dall’altro, poiché, qualora avvenga che ambedue i pianeti si trovino da una medesima parte rispetto al Sole e cioè ambedue in vicinanza del Sole, allora essi vengono a stare fra di loro di gran lunga più vicini che non quando si trovano fra di loro, per dir così, in opposizione, quando cioè può accadere che Saturno si trovi alla massima distanza dal Sole, mentre invece la Terra nella vicinanza massima a questo; allora il divario è non più solo di un milione, ma spesso dai due ai tre milioni di miglia. La cifra della distanza è espressa qui in maniera imprecisa, dato che nessun pianeta circola con esattezza matematica sempre ad una determinata distanza dal Sole, bensì qualche anno se ne allontana di più ed altre volte, invece, nuovamente gli si avvicina di più. Da questa maggiore o minore vicinanza dipendono poi anche le variazioni della temperatura, e voi, a questo riguardo, potete ammettere con sicurezza che su 77 giri intorno al Sole, non ce ne sono neanche due che siano perfettamente uguali per quanto concerne la distanza.

[1.5] E ora, considerato che l’argomento delle distanze è esaurito, passeremo ancora a determinare il diametro di questo pianeta, la sua circonferenza, la sua superficie in miglia quadrate e il suo volume in miglia cubiche.

[1.6] Per quanto riguarda il diametro, esso è di 17.263 m.g. (128.091 km) , poiché quello della Terra non misura che 1.719 m.g. (12.754 km), voi potete farvi una idea, con tutta facilità, di quanto questo pianeta sia più grande della Terra. La sua circonferenza massima è di 54.517 m.g. (404.516 km). In quanto alla sua superficie, questa è di 936.530.820 miglia quadrate. Il volume poi è di 2.757.547.946.775 miglia cubiche. Date queste dimensioni, questo pianeta risulta dunque essere, in cifra tonda, quasi esattamente 1.037 volte più grande della Terra. A percorrere la sua orbita intorno al Sole esso impiega 29 anni, da 164 a 166 giorni, 2 ore e 2 secondi.

[1.7] Così dunque risulta definito sotto ogni aspetto quanto ha a che fare con i numeri riguardo al pianeta stesso. Ma siccome questo pianeta possiede ancora intorno a sé un doppio anello, dobbiamo fissare con i numeri anche le dimensioni di questo.

[1.8] Il diametro di tutto l’anello è di 40.006 m.g (296.845 km). Ma, dato che l’anello è formato veramente da due anelli, la distanza dalla superficie dell’anello interno fino alla superficie interna dell’anello esterno ammonta a 545 m.g. (4844 km – il vuoto tra i due anelli). La larghezza dell’anello esterno, dall’esterno all’interno, è di 1.350 m.g. (10.017 km) e la larghezza dell’anello interno, misurato nello stesso modo, è di 3.850 m.g. (28.567 km) Siccome però questo anello (tanto l’esterno che l’interno) è di forma ovale, cioè, se si volesse tagliarne la sezione, essa avrebbe una forma ovale, il diametro dell’ovale misurato dal punto della massima ampiezza della cintura, quale espressione dello spessore dell’anello, e precisamente di quello esterno, è di 130 m.g. (964 km) e 380 m.g. per quello interno (2.820 km). L’anello interno ha per altro in sé pure tre semi-fenditure, ciascuna delle quali misura da 20 a 30 miglia geografiche (148-222 km). Sono chiamate semi-fenditure per la ragione che non corrono ugualmente lungo tutto lo sviluppo del secondo anello e perciò non lo suddividono così completamente come l’anello esterno è separato da quello interno, bensì queste tre semi-fenditure sono riempite di tante ellissi che hanno un diametro tale, per cui, per effetto di queste ellissi che si trovano fra l’una e l’altra suddivisione, i tre anelli interni non costituiscono in realtà che un anello solo. Nella zona delle fenditure si trova quindi, lungo tutto lo sviluppo dell’anello, uno spazio libero come una piramide curvata verso di loro, sia dal basso verso l’alto che viceversa. Queste ellissi, situate in fila l’una accanto all’altra in tali tre fenditure, hanno già fatto sorgere in più di un astronomo dalla vista acuta l’erronea opinione che questo anello fosse composto esclusivamente di moltissime lune, perché esso, visto attraverso i forti telescopi, ha l’aspetto come di un cosiddetto rosario, il quale è formato appunto anch’esso da tante palline, e non da rose.

[1.9] Per quanto concerne le ulteriori caratteristiche dell’anello, come già detto, l’argomento verrà fatto oggetto di spiegazioni più tardi e perciò ora daremo ancora uno sguardo ai satelliti di questo pianeta.

[1.10] Intorno a questo pianeta circolano sette lune di varia grandezza e a varie distanze da esso. - La prima, la più vicina e nello stesso tempo la più piccola, non misura che 120 miglia di diametro (890 km) e dista dal pianeta 29.840 m.g. (221.412 km - la distanza va certo intesa come distanza media). - La seconda ha un diametro di 240 m.g. (1.780 km) e dista dal pianeta 40.516 m.g (300.628 km). - La terza ha 666 m.g. di diametro (4.942 km) ed è situata a 60.500 m.g. (448.910 km) dal pianeta. - La quarta misura 669 m.g. (4.964 km) di diametro ed è situata a 87.920 m.g. (652.366 km) dal pianeta. - La quinta luna ha un diametro di 764 m.g. (5.669 km) distando dal pianeta 190.000 miglia (1.409.800 km). - La sesta ha 900 m.g. (6.678 km) di diametro e si trova a 277.880 miglia (2.061.870 km) dal pianeta. - La settima luna ha un diametro di 1.120 m.g. (8.310 km) e dista dal pianeta 360.920 m.g (2.678.026 km).

[1.11] Da questi dati potete facilmente già ora concludere che questo corpo mondiale, in virtù della sua grandezza, della sua molteplice costituzione ed anche grazie alle sue sette lune, non ha una destinazione insignificante nell’universo.

[1.12] Infatti, quanto più elaborata è l’opera realizzata da un qualsiasi meccanico, tanto più svariato deve essere anche lo scopo di un’opera simile. E così, come un meccanico ad un’opera elaborata da’ una destinazione tanto più varia per il raggiungimento di scopi diversificati, così anch’Io, quale il sommo Meccanico di mondi, avrò collocato un simile corpo mondiale in modo così elaborato non senza un’importante grande destinazione nel vasto spazio cosmico, poiché Io non ho l’abitudine di giocare nemmeno con un pulviscolo solare, tanto meno allora con un simile corpo mondiale, come proprio il soprannominato pianeta sarà stato creato da Me come un inutile strumento da gioco.

[1.13] Il seguito di questa Rivelazione su questo corpo mondiale v’insegnerà a conoscere la sua destinazione da un lato così grandioso, che oserete appena respirare su ciò. Infatti se già alla rivelazione sulla Luna (“La Luna” - 1841) avete spalancato gli occhi ed avete fatto nell’animo un gran baccano, cosa succederà allora se percorrerete un po’, tenuti da Me per mano, questo corpo mondiale? – Sì, Io vi dico di predisporvi a cose molto grandi, e preparate bene il vostro animo! Poiché quasi non lo sopporterete. Dove così grandi cose vengono da Me rivelate, là ci vogliono anche grandi animi per afferrarle e sopportarle. E quando avrete accolto l’interezza di questo corpo mondiale, per quanto vi sarà possibile sopportare, solo allora comincerete un po’ a comprendere che cosa dice il passo nel Vangelo: «Nessun occhio umano ha mai visto, nessun orecchio umano ha mai udito, e non è ancora mai giunto nel cuore e nella mente di un uomo ciò che Dio ha preparato per coloro che Lo amano!»

[1.14] Ciò che qualcuno riceve da Me, è sempre il massimo Dono del Cielo, poiché Io stesso sono il Sommo del Cielo, come di tutti i mondi. E se Io vi voglio svelare il Cielo oppure l’inferno, allora vi giungerà sempre sia l’una che l’altra cosa per la massima beatitudine. Poiché qualsiasi cosa dica la Mia Parola, essa è comunque completamente vivente e rende eternamente vivente colui che la riceve e l’accoglie in tutto amore, gratitudine, umiltà e vivente fede, e quindi sommamente beato in Me già qui come di preferenza nell’aldilà.

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