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Dall’Inferno al Cielo

Il grande monumento piramidale

Luce e parole di vita del Signore

Sullo spirito anima e corpo

La vera resurrezione della carne

[2.155.1] In pochi attimi siamo già sul posto. I molti altri ospiti, guidati dagli Apostoli, come anche i patriarchi, ci fanno spazio con la più grande riverenza. Ci avviciniamo al grande monumento che somiglia ad una delle più grandi piramidi d’Egitto.

[2.155.2] Sulla punta della piramide è fissata una grande sfera d’oro. Ogni gradino della stessa è avvolto da un ampio anello d’oro, sul quale sono incise ogni genere d’iscrizioni. Solo una porta dal lato nord conduce nella piramide, attraverso la quale si può giungere regolarmente all’interno. Ad alcune braccia dopo l’ingresso, sia a destra sia a sinistra, ci sono due corridoi laterali, ed ancora più in fondo si trova una scala che conduce in basso ed un’altra che conduce in alto. Sebbene la piramide esternamente sembri costruita da pesanti pietre opache, attraverso le quali non può penetrare nessuna luce all’interno del gigantesco monumento, nonostante ciò i molti vani all’interno sono tanto illuminati che si può scorgere dentro tutto chiaramente.

[2.155.3] Il francescano Cyprian già oltremodo curioso Mi domanda: “O Signore, Tu Padre migliore in assoluto, che cosa significa questo? Una piramide così immensa deve avere anche un significato immenso!”. – Rispondo Io: “Mio caro amico, abbi solo pazienza, poiché un albero così nessun taglialegna lo può abbattere con un colpo solo! Sulla Terra c’è stato un re pagano di nome Alessandro, il quale sciolse il famoso nodo gordiano con un solo potente colpo di spada. Ma qui, nel regno degli spiriti puri, i nodi non vengono sciolti in questo modo, ma soltanto con il giusto tempo e la giusta pazienza! Perciò un po’ più di pazienza, Mio caro amico Cyprian!”.

[2.155.4] Il francescano si dichiara soddisfatto e dice: “O Signore, Tu Padre migliore, hai perfettamente ragione! Qui c’è l’eternità imperitura ed in essa dovremmo avere tempo in gran pienezza per procurarci ogni comprensione. Cos’altro ci rimarrebbe alla fine se in un colpo cascassimo in ogni sapienza celeste? Nient’altro che una noia perpetua!”. – Interviene il conte: “Amico, tu cominci già di nuovo ad essere un po’ satirico! Io ti dico, sta attento! Poiché il luogo, dove tu stai, è santo! Perciò smettila con simili sciocchezze!”.

[2.155.5] Dico Io: “Solo niente dispute qui! Tu, fratello Ludwig, hai certamente ragione, ma anche l’osservazione di Cyprian ha qualcosa in sé. Noi qui abbiamo cose molto più importanti dinanzi a noi. Piuttosto, amico Cyprian, va lì da Robert e digli di venire da Me insieme alla sua consorte! In quest’occasione, infatti, deve assumere lui il ruolo principale”.

[2.155.6] Cyprian s’inchina profondamente dinanzi a Me e veloce porta l’ordine a Robert. – Anche Robert con Helena viene subito da Me, e Mi prega di rivelare la Mia volontà.

[2.155.7] Dico Io a lui: “Carissimo Amico, fratello e figlio Robert! Vedi, anche questo museo è una parte essenziale della tua casa, ed Io la voglio affidare particolarmente al tuo cuore. Finora hai già fatto molto ed hai compiuto grandi cose, tanto che sono molto soddisfatto di te. Il tuo spirito è nell’ordine più bello. La tua anima però qui e là ha ancora troppo poca solidità, cosa che non può essere altrimenti, poiché la decomposizione non ha ancora dissolto del tutto il tuo corpo. – Qui però è il luogo dove potrai ed anche giungerai alla completa solidità della tua anima. A questo punto però c’è ancora parecchio da considerare!

[2.155.8] Vedi, il corpo di ogni uomo è una vera mescolanza di milioni di tutte le possibili passioni dell’Inferno, le quali sono raccolte in una forma giudicata. Una volta tu hai certamente sentito parlare della resurrezione dei morti come dei vivi, come anche della resurrezione della carne. Non meno di un cosiddetto giudizio universale, in cui tutti coloro che sono nelle tombe vengono risvegliati da Me, secondo le loro opere, o per la vita o per la morte eterna.

[2.155.9] Vedi, questo è il luogo dove Io devo svelarti tali misteri, e questo secondo la tua stessa natura e stato naturale. E per mezzo tuo poi a tutti coloro che sono venuti qua con te nel mondo degli spiriti per la stessa causa, e nella tua casa devono trovare accoglienza, poiché già sulla Terra vissero più o meno nel tuo spirito attraverso pensieri, sentimenti, parole, desideri e talvolta anche opere.

[2.155.10] Tu sei stato il primo di tutti coloro che Io ho accolto qui e per il cui progresso ulteriore ho qui provveduto. Quindi devi essere qui, dove si opera per il perfezionamento finale, anche il primo che attua questo su di sé, affinché esso possa poi passare a tutti gli altri.

[2.155.11] Ho già accennato al fatto che la tua anima non ha ancora una vera e propria solidità. Ma come deve essere raggiunta questa? Lo dico a te e di conseguenza anche a tutti gli altri:

[2.155.12] Come Io da Signore vi ho preceduto per ogni dove secondo il Mio elemento umano, ed ho tracciato un buon sentiero indistruttibile, così dovete voi tutti seguirMi sullo stesso se veramente desiderate giungere alla vita eterna!

[2.155.13] Io non sono risorto solo secondo l’anima e lo spirito, ma principalmente secondo il corpo. La Mia Anima, infatti, ed il Mio Spirito divino primordiale ed eternissimo non avevano bisogno di nessuna resurrezione, perché sarebbe stata la più grande impossibilità essere ucciso come Dio. Come Io stesso però sono risorto secondo il corpo da eterno Vincitore su ogni morte, così anche voi tutti dovete risorgere secondo i vostri corpi. Voi, infatti, potete vedere Me come Dio perfetto solo nella vostra carne risorta, purificata e trasfigurata. La carne però è sotto giudizio e questo deve essere rimosso dalla stessa, altrimenti non potrà mai servire per il rafforzamento dell’anima.

[2.155.14] Guarda queste tombe – tutte loro nascondono perfettamente la tua stessa carne, suddivisa secondo i suoi milioni di particelle giudicate, di cui era composta. Gli esseri che hai scoperto sotto i monumenti funebri, sono in fondo soltanto delle apparizioni dei differenti desideri, brame e passioni che nella tua carne hai ospitato come particelle giudicate del tuo intero essere naturale. Queste devono ora essere purificate con ogni specie di mezzi, per poi divenire per la tua anima una veste vivente e stabile.

[2.155.15] Ma come Io ho risvegliato la Mia carne per mezzo della Mia stessa forza e potenza, così dovete compiere anche voi quest’opera importante con la Forza del Mio Spirito in voi e portarla al perfezionamento vero. Chi, infatti, vuole veramente essere figlio Mio, deve somigliare a Me in tutto e fare tutto quello che ho fatto Io e ancora faccio e farò!

[2.155.16] Ora però tu, Robert, sgrani tanto gli occhi e Mi domandi nel tuo cuore: ‘Signore, che cos’è, come potrò essere io in grado di compiere questo?’. – Pazienza e presto lo saprai!”.

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