La mosca |
[7.1] Ed ora che abbiamo già imparato a conoscere la parte polare negativa di questo animaletto, la quale rappresenta veramente la sua parte materiale, dedichiamoci un poco alla sua polarità positiva, per poter scoprire appena qui con qualche accurata osservazione, quello che vi ha in esso di principalmente meraviglioso. [7.2] Per chi ha mai osservato una mosca, è impossibile negare che essa viva, anzi dovrà affermare: che quest'animaletto non soltanto vive, ma per quanto riguarda la naturale costituzione, esso ha una vita più perfetta di parecchi altri animali, che si trovano già su di un gradino di gran lunga più elevato della scala degli esseri; certo, egli dovrà infine esclamare perfino: "In verità, se io potessi conservare le altre mie prerogative come uomo, sarei il primo a scambiare la mia vita con quella di una mosca tanto comoda e tanto magistralmente costituita". [7.3] Se dunque l'uomo è costretto a dare una simile testimonianza di un animaletto, non saranno certo necessarie ulteriori prove per dimostrare che la mosca è un animaletto perfettamente vivo. [7.4] Dunque, che la mosca viva, noi lo sappiamo già; ma come vive? E perché vive essa? Vedete, Miei cari figlioli, questa è una questione del tutto differente; ma, affinché voi possiate comprendere questa cosa il più radicalmente possibile, si renderà necessario gettare dapprima uno sguardo sulla vita stessa in generale. [7.5] Dunque udite: "La Vita liberissima, nel senso più assoluto, risiede soltanto in Me; la quale Vita però è così costituita, e si compendia in tale e tale esuberantissima e sublime perfezione, da non poter venire in eterno mai concepita né abbracciata nella sua sfera da un essere creato; perciò Essa è una Vita santa, ed essendo santa è altresì una Vita eterna ed infinita". [7.6] Immaginatevi l'immensità intera, ovvero uno spazio in cui si trovi un punto centrale, dal quale divergano in tutte le direzioni infiniti raggi, di cui il principio comune risieda sì nel punto centrale, ma la cui fine non possa mai venir raggiunta in eterno. [7.7] In questo Centro si trova riunita tutta la Forza vitale dell'intero Infinito, ed è da questo Centro appunto che Essa si diparte e si diffonde per tutto l'Infinito. Ma, affinché questa Forza vitale non si disperda troppo nella sconfinata immensità, e per conseguenza non abbia da affievolirsi, Essa si è creata attraverso tutte le infinità dello spazio eterno, anche un numero infinito di punti di concentrazione della Vita, nei quali in certo qual modo la Vita si raccoglie da Se Stessa, per poi far nuovamente ritorno alla Sua Sede centrale, primordiale ed eterna. [7.8] Vedete, Miei cari figlioli, Io vi ho svelato ora un mistero straordinariamente grande; sì, posso dirvelo, un mistero il quale, da quando la Terra è abitata da uomini, non fu concesso d'intravedere che a pochi soltanto, ed anche a questi molto oscuramente! [7.9] Ma per poco che voi abbiate compreso questo mistero, sorgerà senza dubbio spontanea in voi l'importante domanda: "Va bene, ma perché dunque deve avvenire questo? É possibile che Dio si affievolisca nella Sua Potenza vitale?". [7.10] E Io vi rispondo: "Ciò è naturalmente impossibile fino a tanto che Dio vuole rimanere solo nell'Essere Suo, e non vuol creare né formare in Lui e fuori da Lui nessun'altra creatura". [7.11] Ma poiché, per le necessità dell'infinito Suo Amore - sempre secondo i vostri concetti - Egli ha creato da moltissime eternità fino ad oggi degli esseri delle più svariate specie, dallo spirito più perfetto in giù sino al più insignificante animaletto atomico, ed a tutti questi esseri in numero senza fine Egli ha infuso una vita, a ciascuno secondo la propria specie, - diteMi un poco, da qual fonte ha attinto sinora il Creatore la vita per animare questi innumerevoli esseri, come continua ad animarli tuttora ed in eterno lì animerà! [7.12] Ha Egli forse in un luogo qualunque all'infuori di Sé, una fonte di vita particolare, privata, da poter con essa animare tutte queste creature, senza aver la necessità di dispensare loro della Sua propria Vita? Io ritengo che una supposizione simile non possa sorgere nemmeno ad una pietra. Dunque, siccome il Creatore non dispone di nessuna simile vita particolare privata, dovrà evidentemente risultare chiaro, che Egli ha sempre animato e deve animare tutti questi esseri creati dalla Sua Stessa Vita. [7.13] Per conseguenza, se tutti questi esseri dovessero dipartirsi incessantemente dal Centro, allontanandosene per l'infinità con la vita loro attribuita, è cosa evidente e del tutto naturale che, in seguito a ciò, la Potenzialità centrale della Vita andrebbe man mano affievolendosi, quantunque la Vita Stessa, come tale, non potrebbe mai estinguersi in eterno, poiché Essa è una Vita eterna; ma, tuttavia, potrebbe ben succedere che invece di rafforzarsi sempre di più nell'infinità e nelle eternità, si affievolisca gradatamente, nell'uguale misura, per la ragione che con ciò Essa si esporrebbe da Se Stessa ad una divisione senza fine. [7.14] E perché voi possiate ancor meglio comprendere un tale affievolimento, basta che Io richiami la vostra attenzione sulla infinita divisibilità della materia stessa; poiché, ammessa questa possibilità, vi sarà facile il pensiero che perfino il singolo atomo è suscettibile di una suddivisione all'infinito. Ma, se voi suddividete l'atomo all'infinito, diverrà esso più forte, oppure accadrà il contrario? Certo, voi non potete annientare l'atomo anche se continuate a dividerlo all'infinito, ma dovete d'altro canto ben comprendere che l'atomo, diviso per tal modo all'infinito, non avrà più la forza che aveva prima della suddivisione. [7.15] Ma ora, per poco che vi riesca chiaro quanto dettovi fin qui, dovete domandarvi nuovamente e dire: "Ma, se la cosa sta in questi termini, il Creatore avrebbe allora fatto meglio a non creare nulla sino dalle più remote eternità!". [7.16] Soltanto che questa volta, invece di darvi un'adeguata risposta, v'interrogherò Io Stesso riguardo a qualche cosa che è nota ad un discreto numero di persone. Incominciamo con la domanda. [7.17] Numero uno: "Perché diventano comunemente più robusti - almeno nel senso materiale - quegli uomini che fin dalla loro giovinezza si sono assuefatti ad ogni genere di lavori pesanti e faticosi?". [7.18] Numero due: "Perché è possibile appendere dei pesi gradatamente sempre più elevati ad una calamita a ferro di cavallo?". [7.19] Numero tre: "Con quali mezzi può l'uomo diventare un artista od un virtuoso nell'una o nell'altra arte?". [7.20] Non sorge in voi ancora nessuna luce, dopo queste importantissime domande che Io vi ho fatto? [7.21] Perché acquista il metallo più resistenza e quindi anche maggior elasticità quando è fucinato e lavorato al martello? [7.22] Perché di due alberi della stessa specie, quello che più è stato esposto alla furia degli uragani e dei venti ha più compatto e resistente il legno? [7.23] Vedete e considerate il perché sono stati stabiliti nello spazio infinito tanti infiniti punti di concentrazione della Vita! Vedete dunque, udite e comprendete: "Ciò è avvenuto ed avviene affinché la Vita Stessa primordiale, eterna, si eserciti sempre più e perché, così facendo, la Forza Sua eterna aumenti e cresca in eterno in una progressione senza fine, e tutto ciò appunto per il motivo che in questo modo la Vita che emana dal Punto centrale d'irradiazione, vi fa ritorno sempre più perfetta e più intensa e fortificata!". [7.24] E, quando noi sappiamo e comprendiamo ciò, abbiamo anche bell'è pronta la risposta alla prima ed alla seconda domanda, vertenti sul come ed il perché la mosca vive; poiché il come essa viva, trova già la sua risposta in ciò, che essa è parimenti uno dei punti stabiliti per la concentrazione della vita emanante dal Centro, e come tale accoglie in sé, per così dire accumulandola, la vita di un infinito numero di animaletti che la precedono nella serie degli esseri. [7.25] Dunque, per quanto concerne la prima domanda, la cosa deve risultare chiara ormai perfino ad un cieco. [7.26] Ma ora, in conseguenza a quanto esposto, non deve più esser difficile a nessuno determinare ben chiaramente già in precedenza perché essa viva, vale a dire: affinché la totalità della sua vita faccia passaggio e con ciò ritorno ad una vita più perfetta e già più intensa, e così via sempre più ascendendo, sino all'anima dell'uomo, la quale nello stesso tempo viene resa atta ad accogliere in sé la Vita emanante da Me nella potenzialità maggiore, la qual Vita poi, come voi sapete, può infine ricongiungersi a Me per mezzo dell'Amore, fondendosi perfettamente in una Forza sola. [7.27] Se, dunque, considerando ora il nostro animaletto da questo punto di vista non esclamate: "Sì, la mosca, la mosca è quella che ci canta l'inno della vittoria!", voi dovete essere tre volte ciechi e tre volte sordi! [7.28] Però, quanto detto finora sulla polarità positiva di quest'animaletto, vi serva soltanto quale una buona introduzione, affinché vi sia reso possibile comprendere tanto più a fondo, quello che ancora seguirà. Ponderate bene su ciò; e sarà solo la prossima continuazione che vi permetterà di addentrarvi alquanto di più nell'essenza di quest'animaletto, - frattanto dunque facciamo punto per quest'oggi! |
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