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La mosca

L'ORIGINE DELLA MOSCA

[1.1] La mosca, quel piccolo animaletto che non di rado riesce fastidioso all'uomo, come pure a molti altri esseri creati viventi sulla Terra - particolarmente in quel periodo dell'anno in cui i raggi del Sole colpiscono con maggior vigore il suolo terrestre -, non è nell'ordine delle cose tanto insignificante e neppure tanto priva di scopo quanto essa può sembrare.

[1.2] Per poter capire tutto ciò perfettamente ed in modo utile, facciamo dapprima oggetto di una piccola considerazione preliminare la natura di quest'animaletto.

[1.3] Sarebbe certamente cosa superflua descrivervi ora il corpo della mosca secondo la sua forma, poiché voi ne avrete sicuramente già viste parecchie; invece non si deve in nessun caso passar sopra alle sue notevoli particolarità e alla sua origine, che è opportuno prendere in considerazione con la massima diligenza e con spirito osservatore.

[1.4] Qual è dunque l'origine della mosca?

[1.5] I naturalisti sanno molto bene che la mosca depone un certo tipo di uova, che sono tanto piccole da essere difficilmente percettibili all'occhio umano, e quindi hanno un peso tanto insignificante che - come il pulviscolo visibile nei raggi solari - possono con grande facilità mantenersi fluttuanti nell'aria.

[1.6] Ma dov'è che la mosca depone le sue minuscole uova, se si considera che il numero di quelle deposte da una sola mosca supera non di rado il milione? E dove e come vengono esse covate? Voi certamente non ancora mai avete visto una mosca giovane; giacché voi non dovete mica prendere i moscerini per delle giovani mosche!

[1.7] Vedete, la mosca, quando ha raggiunto il suo grado di maturità a ciò necessario, depone le sue uova ovunque essa si posi, e non si cura più affatto di ciò che succederà delle medesime. A milioni vengono dai venti trasportate e sparpagliate in tutte le parti del mondo; milioni di esse cadono nell'acqua; talché voi non potete immaginare quasi nessuna cosa, su questa Terra, che vada risparmiata dalle uova della mosca; come d'altro canto per la mosca stessa non esiste niente per così dire di troppo sacro da poter restare immune dal suo contatto e dal suo fiuto. E così, dunque, all'infuori dei carboni ardenti e delle fiamme divampanti, non vi è quasi cosa alcuna che essa non imbratti con le sue minuscole uova.

[1.8] Dunque noi sappiamo già ora dove la mosca deponga le sue uova e quale sia il loro aspetto; ma sul come ed in quali proporzioni riescono a svilupparsi in confronto alla quantità innumerevole delle uova deposte, di questo ne parliamo immediatamente.

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