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La mosca

[0.2] Se dunque Io faccio ora ronzare un poco davanti a voi la trascurata mosca in una piccola canzone, pensate quindi che neppure questo minuscolo animaletto appartiene ai non annoverati; poiché, se gli atomi della luce e le monadi dell'etere Mi son conosciuti esattamente per numero attraverso tutte l'Eternità di spazio e di tempo, come non dovrebbe esser questo il caso della mosca, alla cui formazione è necessario il concorso di più d'un intero miliardo di atomi? Facciamo quindi ronzare un pochino la mosca.

LA MOSCA

[0.3] Canta ronzando la vispa mosca in tono allegro / una gentil canzoncina di lode a Me, potente Creatore; / essa ronza gioconda decantando molto sensatamente l'Amore, / e gira nel mar dell'Amore per intima spinta, / e pronuncia in modo ben chiaro parole di Grazia, / e vi annuncia e vi mostra come possa procedere per miseri sentieri.

[0.4] Dunque, osservate quest'animaletto come gira vispo e gaio /e come senza cura alcuna mostra obbedienza all'istinto, / seguendo pieno di gratitudine l'indirizzo che Io gli ho dato; / e mai esso aspirerà, contrariamente a quanto fate voi, a quello che è proibito! / Io ve lo dico che non senza motivo esso vi è stato posto tanto vicino, / e se anche il mezzo è così piccolo - è stato tuttavia prescelto da Me!

[0.5] Io le ho dato un paio d'ali, leggere al par dell'etere, / affinché essa possa ben facilmente librarsi nell'aria / e compiere gli allegri suoi giri fra i raggi del Sole, / ed assorbirvi la luce con gli occhietti dell'aurea corona, / e portar questa luce per la vita delle forme morte, / e testimoniare la forza della Mia vivificante Dolcezza.

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