La mosca |
INTRODUZIONE DEL SIGNORE [0.1] E' buona cosa dirigere spesso gli occhi del proprio sentimento su questa o quella cosa e percepire in essa l'Amor Mio e la Mia Sapienza, per quanto esiguo possa anche essere l'oggetto da prendersi in considerazione; perché anche nel minimo vi è sempre qualche cosa dell'Infinito, ed è conseguentemente degno di uno sguardo spirituale, perché tutto ciò che cela in sé qualcosa dell'Infinito, è un atomo da Me emanato, nel quale domina un essere eterno. [0.2] Se dunque Io faccio ora ronzare un poco davanti a voi la trascurata mosca in una piccola canzone, pensate quindi che neppure questo minuscolo animaletto appartiene ai non annoverati; poiché, se gli atomi della luce e le monadi dell'etere Mi son conosciuti esattamente per numero attraverso tutte l'Eternità di spazio e di tempo, come non dovrebbe esser questo il caso della mosca, alla cui formazione è necessario il concorso di più d'un intero miliardo di atomi? Facciamo quindi ronzare un pochino la mosca. LA MOSCA [0.3] Canta ronzando la vispa mosca in tono allegro / una gentil canzoncina di lode a Me, potente Creatore; / essa ronza gioconda decantando molto sensatamente l'Amore, / e gira nel mar dell'Amore per intima spinta, / e pronuncia in modo ben chiaro parole di Grazia, / e vi annuncia e vi mostra come possa procedere per miseri sentieri. |
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