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Lettera di Paolo Apostolo alla Comunità di Laodicea

[2.28] Perché il Signore non si compiace del digiuno dello stomaco, bensì di quello del cuore; nel cuore dunque digiunate giorno e notte, e in tal modo digiunerete in spirito ed in verità!

[2.29] Se digiunaste secondo le ipocrite dottrine di chi dinanzi a voi si comporta come se stesse con un solo piede ancora in terra, e con tutto il resto del corpo già nel Cielo, allora voi digiunereste alla foggia dei pagani, i quali nei loro giorni di digiuno mangiano le squisite leccornie, e ne divengono poi più bramosi che nei giorni comuni, quando prendono il solito cibo.

[2.30] Ma essendo voi risuscitati ora con Cristo, cosa vi importa mai di ciò che accade qui giù nel mondo e perché procurate di soddisfare i precetti mondani, che altro non sono che opera d'uomo?

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