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Lettera di Paolo Apostolo alla Comunità di Laodicea

[2.23] nel loro interno però sono pieni di brutture, di cupidigia e di meretricio, ed esercitano segreto commercio con tutti i pagani, ed impiegano tutte le loro forze allo scopo di non guastare la segreta amicizia che hanno con loro!".

[2.24] Ma io vi dico: "Il corpo ha i propri bisogni, al pari dello spirito; perché esso ha le sue necessità e le sue esigenze". Per conseguenza dovete anche dare allo stesso, nella giusta misura, ciò che Dio gli ha destinato, e voi dovete mangiare ciò che vien portato al mercato, poiché il corpo ha bisogno di cure, come lo spirito ha bisogno della sua libertà. Perciò siate liberi e non schiavi degli stolti ciechi del mondo!

[2.25] Di cosa può dunque mai vantarsi colui che ha digiunato nel suo stomaco, ma che ha riempito il suo cuore d'ogni sorta di perversi pensieri, desideri e brame?

[2.26] Non sarebbe ben più saggia cosa digiunare nel cuore, anziché nello stomaco? Come mai potete voi essere tanto stolti da farvi dare ad intendere che al Signore riesce cosa più gradita se taluno mangia un pesce condito con l'olio, anziché dell'altra carne d'animali di sangue caldo, condita col suo proprio grasso invece che con l'olio?

[2.27] Io però vi dico: "Mangiate nella giusta misura, in ogni tempo, ciò che vi piace e ciò che conviene alla salute del vostro corpo, e bevete vino annacquato, come io stesso faccio purché ne possa avere, e non fatevi scrupolo di ciò, così agirete bene anche in questo riguardo!

[2.28] Perché il Signore non si compiace del digiuno dello stomaco, bensì di quello del cuore; nel cuore dunque digiunate giorno e notte, e in tal modo digiunerete in spirito ed in verità!

[2.29] Se digiunaste secondo le ipocrite dottrine di chi dinanzi a voi si comporta come se stesse con un solo piede ancora in terra, e con tutto il resto del corpo già nel Cielo, allora voi digiunereste alla foggia dei pagani, i quali nei loro giorni di digiuno mangiano le squisite leccornie, e ne divengono poi più bramosi che nei giorni comuni, quando prendono il solito cibo.

[2.30] Ma essendo voi risuscitati ora con Cristo, cosa vi importa mai di ciò che accade qui giù nel mondo e perché procurate di soddisfare i precetti mondani, che altro non sono che opera d'uomo?

[2.31] Cercate ciò che sta in Alto, dove Cristo siede alla destra del Padre; ciò vi converrà meglio che non tutte le pazzie del mondo, prive di qualsiasi valore!

[2.32] Voi siete stati ridestati nello spirito e risuscitati con Cristo, quindi provenite dall'Alto, non già dal basso; cercate, dunque, quanto sta nell'Alto, e non già quanto è qui giù sulla Terra!

[2.33] Poiché voi siete morti per il mondo, e la vostra vita è celata con Cristo in Dio.

[2.34] E quando Cristo, che ora è la vostra vita, si rivelerà, allora voi pure sarete rivelati con Lui nella gloria!

[2.35] Uccidete perciò di nuovo il vostro mondo, che in molte membra si trova su questa terra, come nelle membra del vostro corpo, con le quali vi siete dati e di nuovo vorreste darvi alla fornicazione, alle impurità, alle oscenità, alla concupiscenza, all'avidità, all'invidia ed alla cupidigia; cose tutte nelle quali è consistita sempre la vera idolatria dei pagani.

[2.36] E rifuggite soprattutto dalla menzogna, perché essa è la più prossima discendente di Satana! Spogliatevi dell'uomo vecchio e vestitevi del nuovo in Cristo, che viene rinnovato per la conoscenza di Lui, e ciò secondo l'immagine di Colui che Lo ha creato!".

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