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Il Governo della famiglia di Dio

[1.5.10] Allora disse nuovamente l’Amore: «Facciamo in modo che si riconoscano, perché possano poi riconoscere Me e anche Te attraverso Me!»

[1.5.11] Allora la Parola salì di nuovo nella Divinità, e nella Divinità risuonò la Parola, e la Parola divenne Legge, e la Legge era l’Amore, e si riversò in tutti.

[1.5.12] E vedi, allora furono formati tre, e da essi ne vennero sette! E i tre erano simili all’Amore, alla Luce e alla Divinità, e i sette erano simili ai sette spiriti di Dio, e si chiamarono e si chiameranno eternamente: I. Amate l’Amore. II. Temete la Divinità - la quale uccide - per non essere uccisa. III. L’Amore in voi è santo; perciò stimatevi l’un l’altro, come l’Amore nella Divinità vi stima e prova gioia per voi. IV. Ognuno è proprietà di se stesso, ed è proprietà dell’Amore di Dio; perciò nessuno diventi preda dell’altro. V. Nessuno copra mai il proprio volto davanti all’altro, perché l’altro non sappia com’è l’amore, e ciò affinché voi siate come l’Amore che vi chiamò a divenire. VI. Il vostro interno sia anche il vostro esterno, perché non sorga in voi alcun falso impulso e voi non periate. VII. Il vostro esterno sia il fedele riflesso del vostro specchio interno, nel quale l’Amore della Divinità Si contempla; altrimenti lo specchio interno sarà spezzato e il vostro aspetto diverrà orribile.

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